Le mie canzoni preferite

Ci vorrebbe il mare

di Marco Masini


Ci vorrebbe il mare che accarezza i piedi
mentre si cammina verso un punto che non vedi
ci vorrebbe il mare su questo cemento
ci vorrebbe il sole col suo oro e col suo argento
e per questo amore figlio di un'estate
ci vorrebbe il sale per guarire le ferite
dei sorrisi bianchi fra le labbra rosa
a contare stelle mentre il cielo si riposa.
Ci vorrebbe il mare per andarci a fondo
ora che mi lasci come un pacco per il mondo
ci vorrebbe il mare con le sue tempeste
che battesse ancora forte sulle tue finestre.
Ci vorrebbe il mare sulla nostra vita
che lasciasse fuori, come un fiore, le tue dita
così che il tuo amore potrei cogliere e salvare
ma per farlo ancora, giuro, ci vorrebbe il mare.
...
Ci vorrebbe un mare dove naufragare
come quelle strane storie di delfini che
vanno a riva per morir vicini e non si sa perché
come vorrei fare ancora, amore mio, con te.
Ci vorrebbe il mare per andarci a fondo
ora che mi lasci come un pacco per il mondo
ci vorrebbe il mare con le sue tempeste
che battesse ancora forte sulle tue finestre.
Ci vorrebbe il mare dove non c'è amore
il mare in questo mondo da rifare
ci vorrebbe il mare
ci vorrebbe il mare


Mi piacciono tutte le canzoni di De Gregori, qui ne metto solo alcune!!!

Tutto Più Chiaro Che Qui
di De Gregori


È tutta stesa al sole, vecchio,
questa vecchia storia.
Tutta nelle tue gambe,
e nella tua memoria.
Che hai visto il Tevere quand'era giovane,
che si poteva nuotare,
che hai visto il cielo quand'era libero,
che si poteva guardare.
E hai visto l'aquila volare.

Io da qui vedo il cielo inchiodato alla terra,
e la terra attraversata da gente di malaffare,
e vedo i ladri vantarsi e gli innocenti tremare,
vedo i ladri vantarsi e gli innocenti tremare.

Ma tu, dimmi che cosa vedi adesso tu?
Che adesso quasi non ci vedi più.
Dimmi che cosa vedi tu da lì.
Dimmi che è tutto più chiaro che qui,
tutto più chiaro che qui.

E dimmi che potrò capire,
e dimmi che potrò sapere,
e dimmi che potrò vedere,
un giorno anch'io così,
tutto più chiaro che qui.
Anch'io così, tutto più chiaro che qui,
tutto più chiaro che qui.

È tutta stesa al sole,
questa vecchia storia,
tutta sulle tue spalle, vecchio,
e sulla tua parola.
Che hai visto piovere sulle rovine,
e le montagne crollare
e hai visto il sangue e le stelle alpine
e la neve bruciare.
E hai visto l'aquila volare.

Io da qui vedo uomini caduti per terra
e nessuno fermarsi a guardare.
E gli innocenti contendersi e gli assassini ballare
e gli innocenti corrompersi e gli assassini brindare.

Ma tu, dimmi che cosa vedi adesso tu?
Che adesso quasi non ci vedi più.
Dimmi che cosa vedi tu da lì.
Dimmi che è tutto più chiaro che qui,
tutto più chiaro che qui.
E dimmi che potrò capire,
e dimmi che potrò sapere,
e dimmi che potrò vedere,
un giorno anch'io così,
tutto più chiaro che qui.
Anch'io così, tutto più chiaro che qui,
tutto più chiaro che qui.




Generale
di De Gregori

Generale
dietro la collina
ci sta la notte buia e assassina
e in mezzo al prato c'è una contadina
curva sul tramonto
sembra una bambina
di cinquant'anni e di cinque figli
venuti al mondo come conigli
partiti al mondo come soldati
e non ancora tornati.
Generale
dietro la stazione
lo vedi il treno che portava al sole
non fa più fermate neanche per pisciare
si va dritti a casa senza più pensare
che la guerra è bella anche se fa male
che torneremo ancora a cantare
e a farci fare l'amore, l'amore dalle infermiere.


 Chi ruba nei supermercati?
di De Gregori

Oggi è un giorno che vale la pena guardarsi alle spalle,
e anche uno specchio può andare bene.
Per liberarsi dalle catene, dalle montagne venire a valle,
anche uno specchio va bene.
Così vediamo dove stiamo e dove stiamo andando,
così impariamo ad imparare e a sbagliare sbagliando.
Tu dove vai fratello?
Sei partito che era tutto fermo
e adesso già la terra sotto ai tuoi piedi si sta spostando.
Tu cosa credi bello?
Che davvero sia una buona stella,
questa stella nera che ci sta accompagnando?
E se non fosse per sentirmi vivo adesso,
io nemmeno probabilmente, starei cantando.
Tu da che parte stai?
Stai dalla parte di chi ruba nei supermercati?
O di chi li ha costruiti? Rubando?

Oggi è un giorno da stare in coperta
a guardare le onde arrivare,
su tutti i lati di questa nave.
E non c'è spiaggia dove nascondersi,
e non c'è porto dove scampare, al tribunale del mare.
Sarà sereno e se non sarà sereno, si rasserenerà.
In quale notte ci perderemo?
Quale futuro ci raccoglierà?
Tu dove vai fratello?
Sei partito che era ancora notte,
e adesso già l'asfalto sotto ai tuoi piedi si sta squagliando.
Tu cosa credi bello?
Di sapere veramente il prezzo e il nome,
e il nome e il prezzo che ti stanno dando?
Ma se non fosse per sentirmi vivo adesso,
io nemmeno per tutto l'oro del mondo, starei gridando.
Tu da che parte stai?
Stai dalla parte di chi ruba nei supermercati?
O di chi li ha costruiti? Rubando?




Stella della Strada

di De Gregori

Vieni insieme a me stasera, Stella della Strada.
Guardami la notte intera, tienimi a bada.
E ascolta questa nota stonata, come batte nel cuore.
Senti Stella della Strada,
questa musica, questo dolore.
Raccogli i bicchieri e i pensieri, e i vestiti sul pavimento,
raccogli l'amore di ieri e buttalo via nel vento.
È ghiaccio se lo tocchi da fuori ma è fuoco che scotta dentro,
è ghiaccio se lo tocchi da fuori ma è fuoco che brucia e non è ancora spento.

Vieni insieme a me stasera, dimentica il mio nome,
saremo i pezzi di una storia vera o di una canzone.
C'è una luna che sale ai tuoi piedi, Venere sta crescendo.
La 'Santabarbara' del tuo cuore, lentamente, sta esplodendo.
Raccogli le perle e la pioggia e l'innocenza del pavimento,
raccogline l'ultima goccia e buttala via nel tempo.
E lascia passare quest'uomo, questo amore di serpente,
che certo non ti ha dato molto,
ma in cambio non ti ha chiesto e non ti ha preso niente.
Vieni insieme a me stasera, insegnami la strada,
insegnami la notte intera, dovunque vada.




Vecchi Amici
di De Gregori


Tu sei seduto nel buio, io lavoro nella luce.
Tu sei seduto in silenzio, io vivo con la mia voce.
Tu sei seduto comunque, dovunque, qualunque cosa fai.
Tu sei un ragazzo pulito, hai le orecchie piene di sapone.
Sarà per questo che non distingui più la regola dall'eccezione.
Quando ritocchi la punteggiatura del tuo ultimo capolavoro,
e ti rivolti nella malafede e poi firmi con la tua penna d'oro.
Dimmi come ti va, come ti senti,
dimmi come ti va e come ti addormenti.
Dimmi come si sta, come ti senti,
se c'è qualcuno di cui ti penti o se va bene tutto così com'è.
Tu sei da tutte le parti, io sempre da una parte sola,
non ho consigli da darti, la tua politica ha fatto scuola.
Ciambellano del nulla, avanzo di segreteria.
Ma ti ricordi com'eri quando cercavi una sistemazione?
Professionista dell'amicizia e della compassione?
Ma sempre meglio di adesso che vai girando come una sciantosa,
e non sei niente ma fai di tutto per sembrare qualcosa.
Dimmi come ti va, come ti senti,
dimmi come ti va e come ti addormenti.
Dimmi come si sta, come ti senti,
se c'è qualcuno di cui ti penti o se va bene tutto così com'è.



La storia siamo noi
di De Gregori
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso
Siamo noi questo prato di aghi sotto al cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi,
siamo noi queste onde nel mare,
Questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da raccontare.
E poi ti dicono: “Tutti sono uguali,
Tutti rubano alla stessa maniera”
Ma è solo un modo per convincerti
A restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone
La storia entra dentro le stanze, le brucia,
La storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi.
Siamo noi che scriviamo le lettere
Siamo noi che abbiamo tutto da vincere e tutto da perdere.
E poi la gente – Perché è la gente che fa la storia -
Quando si tratta di scegliere e di andare
Te la ritrovi tutta con gli occhi aperti
Che sanno benissimo cosa fare:
Quelli che hanno letto milioni di libri
E quelli che non sanno nemmeno parlare;
Ed è per questo che la storia dà i brividi,
Perché nessuno la può cambiare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
Siamo noi, bella ciao, che partiamo
La storia non ha nascondigli,
La storia non passa la mano.
La storia siamo noi,
Siamo noi questo piatto di grano.





E adesso MINA, sono tutte bellissime!!!!

Quand'Ero Piccola di Mina
Quand'ero piccola
dormivo sempre al lume di una lampada
per la paura della solitudine
paura che non mi ha lasciato mai
nemmeno adesso che sei qui
e dormi accanto a me
ma sento che i tuoi sogni ti allontanano
perché per quelli che si amano
non c'è, non c'è
lo stesso sogno da sognare in due.
Una donna è più sola
quando l'uomo che ha vicino
non riesce a leggere
nei suoi pensieri.
Quand'ero piccola
dormivo sempre al lume di una lampada
per non restare sola
adesso io vorrei, vorrei
sognare quello che stai sognando tu.
Una donna è più sola
quando l'uomo che ha vicino
non riesce a leggere
nei suoi pensieri.
Quand'ero piccola
quand'ero piccola
quand'ero piccola.
E dormi accanto a me
ma sento che i tuoi sogni ti allontanano
perché per quelli che si amano
non c'è, non c'è
lo stesso sogno da sognare in due


Via Di Qui  di Mina


I discorsi del vento,
le colline, la serenità,
il camminare più lento
della piccola comunità
dove sanno tutti
tutto quello che si fa.
Strade che ti stringono addosso,
condannato alla velocità,
ogni semaforo rosso
è un insulto alla mia libertà.
Quante volte ho detto
"me ne vado via di qua!"
E via di qua dove il tempo si riposa
E via di qua dove l'ombra si dirada
E via di qua dove un passo è già una casa,
però dico che me ne andrò
ma quando non so.
Da un anonimato selvaggio
difendiamo un po' di intimità,
prego lasciare messaggio
qualcheduno vi richiamerà.
Svendita totale per cessata attività
anche un camion di spazzatura
col lampeggiatore giallo e blu
è un rumore che rassicura
dentro il buio che respiri tu
gente del mio spazio,
gente della mia tribù.
E via di qua dove il tempo si riposa
E via di qua dove l'ombra si dirada
E via di qua dove non esiste offesa,
però dico che me ne andrò ma quando non so.
E via di qua dove il tempo si riposa
E via di qua dove l'ombra si dirada
E via di qua dove un passo è già una casa,
però dico che me ne andrò
ma quando non so
ma quando non so
ma quando non so


Bugiardo E Incosciente  di Mina

Tu dormi e io sono qui
da quando non lo so,
so che affondo così
dentro l'odio che ho.
A tratti sentirei
di svegliarti ma poi
ci penso e dico no,
ora è meglio di no.
Ti guardo mentre sei
abbandonato lì,
odio tutto di te
ormai è così
e te lo griderò
e tu saprai il perché
non c'è niente fin qui
che salverei di te.
Certo visto così
da vicino
c'è il sonno che ti da
un'aria da bambino,
certo visto così
da vicino vicino
che bambino che sei.
Guardo gli occhi che hai
e le ciglia che hai
le ciglia lunghe in cui
imprigionavi me.
Bugiardo più che mai,
più incosciente che mai,
che tristezza però
un amore con te.
E ti odio di più
perché alle altre tu
tu non hai dato mai
i giorni tristi e bui.
Quelle certo che no,
non correvano qui
a consolare te,
ma io stupida sì.
E a vederti così
da vicino vicino
c'è il sonno che ti dà
un'aria da bambino
e a vederti così
da vicino vicino,
c'è il sonno che ti dà
un'aria da bambino.
Io ti odio e fra un pò
quando ti sveglierai
basta,
non tacerò
tanto è inutile ormai
e sceglierò per te
quelle parole che
fanno male di più
vanno in fondo di più.
Me ne vado, dirò,
ma un rimpianto ce l'ho
avere amato te
senza un vero perché,
non so cosa darei
per non dovere mai
pensare che son stata insieme a te.
E a vederti così
da vicino
c'è il sonno che ti dà
un'aria da bambino
e a vederti così
da vicino vicino
che bambino che sei.
Ti muovi e so già che
un sospiro farai,
la testa girerai
i pugni allargherai
e tra un secondo tu
la bocca schiuderai
e quasi sveglio poi
il mio nome dirai.
Ecco guarda son qui
mi chino su di te
ma questa volta no,
non cederò perché
è quasi dolce sai
poter gridare che
nessuno al mondo mai
ti odierà più di me,
sto per farlo però
ti svegli e al tuo richiamo
rispondo sono qui
amore mio ti amo
sto per farlo però
ti svegli e al tuo richiamo
rispondo sono qui
amore mio ti amo

Volami Nel Cuore di Mina


Anche un uomo di Mina

Ragazza mia ti spiego gli uomini
ti servirà quando li adopererai
son tanto fragili, fragili tu
maneggiali con cura
fatti di briciole, briciole che
l'orgoglio tiene su
ragazza mia sei bella e giovane
ma pagherai ogni cosa che otterrai
devi essere forte ma forte perché
dipenderà da te
tu sei l'amore il calore che avrà
la vita che vivrai.
anche un uomo può sempre avere un'anima
ma non credere che l'userà per capire te
anche un uomo può essere dolcissimo
specialmente se al mondo oramai
gli resti solo tu.
Ragazza mia adesso sai com'è
quell'uomo che mi porti via e vuoi per te.

Portati Via di Mina



 
E mentre brucia lenta questa sigaretta
io sto seduta qui, che non ho fretta,
ti ascolto, dimmi, tanto è come l'altra volta
facciamo pace a letto e non dentro la testa,
chiunque ci sentisse in questa discussione
direbbe lei cretina ma lui che gran coglione.
Oh, quante bugie mi hai detto, dove ti ho trovato,
in quale maledetto giorno t'ho incontrato,
lo sai che se ti guardo adesso non mi piaci
ridammi le mie chiavi, dimentica i miei baci,
non voglio più nemmeno toccare le coperte
dove ti sei sdraiato, dove ti senti forte.
Che cosa c'è da dire, cosa c'è da fare.
Siamo due cuori affetti dallo stesso male.
Non c'è niente da dire,niente più da fare.
Portati via le tue valigie, il tuo sedere tondo, i tuoi caffè.
Portati via i fiori finti, la tua faccia, la tua gelosia,
vai via, portati lontano da me.
Portati via tutto questo amore che non è mai amore.
E mentre brucia lenta questa sigaretta
sorrido fingo e ti accompagno sulla porta,
io nei tuoi occhi leggo Scusa un'altra volta
poi la tua schiena si allontana quanto basta
così ti vedo andartene su queste scale
da questo astratto amore, da questo stesso male, che mi fai.
Che cosa c'è da dire cosa c'è da fare.
Siamo due cuori affetti dallo stesso male.
Non c'è niente da dire, niente più da fare.
Portati via le tue valigie, il tuo sedere tondo, i tuoi caffè.
Portati via i fiori finti, la tua faccia, la tua gelosia,
vai via, portati lontano da me.
Portati via tutto questo amore che non è mai amore.
portati via
portati via
vai via portati lontano da me.
E mentre brucia lenta questa sigaretta
io sto seduta qui non ho fretta




ROBERTO   VECCHIONI

LUCI  A  SAN  SIRO

Hanno ragione
hanno ragione
mi han detto e' vecchio
tutto quello che lei fa
parli di donne
da buon costume
di questo han voglia
se non l'ha capito gia'
E che gli dico
guardi non posso
io quando ho amato
ho amato dentro gli occhi suoi
magari anche
fra le sue braccia
ma ho sempre pianto
per la sua felicita'
Luci a San Siro
di quella sera
che c'e' di strano
siamo stati tutti la'
ricordi il gioco
dentro la nebbia
tu ti nascondi
e se ti trovo ti amo la'
ma stai barando
tu stai gridando
cosi' non vale
e' troppo facile cosi'
trovarti e amarti
giocare il tempo
sull'erba morta
con il freddo che fa qui
Ma il tempo emigra
mi ha messo in mezzo
non son capace
piu' di dire un solo no
ti vedo e a volte
ti vorrei dire
ma questa gente intorno a noi
che cosa fa
fa la mia vita
fa la tua vita
tanto doveva
prima o poi finire li'
ridevi e forse
avevi un fiore
non ti ho capita
non mi hai capito mai
Scrivi Vecchioni
scrivi canzoni
che piu' ne scrivi
piu' sei bravo a fa' i dane'
tanto che importa
a chi le ascolta
se lei c'e' stata o non c'e' stata
e lei chi e'
Fatti pagare
fatti valere
piu' abbassi il capo
e piu' ti dicono di si
e se hai le mani... sporche
che importa
tienile chiuse
nessuno lo sapra'
Milano mia
portami via
fa tanto freddo, schifo
e non ne posso piu'
facciamo un cambio
prenditi pure
quel po' di soldi
quel po' di celebrita'
ma dammi indietro
la mia Seicento
i miei vent'anni
e una ragazza che tu sai
Milano scusa
stavo scherzando
Luci a San Siro
non ne accenderanno
piu'